loc. sost. masch. Struttura organizzativa che consente al paziente l’accesso a un percorso diagnostico-terapeutico e riabilitativo completo, e che esercita le attività assistenziali in forma sia coordinata sia unitaria.
loc. sost. masch. Struttura a carattere tecnico-professionale e multidisciplinare che gestisce i percorsi assistenziali, l’aggiornamento professionale degli operatori, la qualità e la sicurezza dei servizi socio-sanitari.
loc. sost. masch. Struttura organizzativa gestita dalle AUSL che partecipa alla programmazione aziendale e definisce i percorsi di cura sul territorio offrendo continuità assistenziale.
loc. sost. masch. Struttura che si occupa di attività di prevenzione collettiva, di tutela della salute pubblica dai rischi di origine ambientale, lavorativa, alimentare e di tutela della salute e del benessere degli animali.
agg. Di chi è in condizione di assuefazione da sostanze tossiche o da vizi.
sost. femm. Bisogno fisico e/o mentale che l’individuo non riesce a controllare. In materia di sanità, si riconoscono la d. da alcool, tabacco, droghe o anche dal gioco d’azzardo, dal cibo, dal sesso e da internet (v. d. tecnologica ). Si parla in questo caso di d. patologica.
loc. sost. femm. Rapporto patologico tra l’individuo e i nuovi mezzi tecnologici. Tra questa rientra lo IAD (Internet Addiction Disorder), ovvero la dipendenza da Internet, legato a un suo uso ossessivo: dalla navigazione all’utilizzo dei social network, dalla visualizzazione di contenuti online fino al gioco.
verbo intrans. Essere condizionato fisicamente e psicologicamente da una sostanza o da un vizio.
acronimo usato come sost. masch. dall’Associazione “Durante e Dopo di Noi”. Centro di coordinamento a cui hanno aderito 37 associazioni e fondazioni della Regione Toscana che si occupa di promuovere e migliorare la qualità della vita delle persone disabili gravi.
loc. sost. masch. Esame delle urine che quantifica la presenza di due sostanze (Indicano e Scatolo) per verificare se vi è un’alterazione della flora batterica intestinale (disbiosi).
sost. femm. Disturbo neurologico (DSA) che compromette la capacità di eseguire calcoli matematici e di comprendere segni e simboli numerici.
agg. e sost. masch. (femm. discàlcula o discalcùlica) Che, chi soffre di discalculia.
loc. sost. femm. plur. Differenze in materia di salute e accesso ai servizi sanitari tra le persone in base allo loro status sociale.
sost. femm. Disturbo neurologico (DSA) che compromette la capacità di scrivere manualmente.
agg. e sost. masch. (femm. disgrafica) Che, chi soffre di disgrafia.
sost. femm. Azione terapeutica per liberare un organismo da sostanze tossiche.
sost. femm. Disturbo neurologico (DSA) che compromette la capacità di lettura.
agg. e sost. masch. (femm. dislessica) Che, chi soffre di dislessia.
sost. femm. Disturbo neurologico (DSA) che compromette la capacità di apprendere la corretta ortografia in età scolare.
agg. e sost. masch. (femm. disortografica) Che, chi soffre di disortografia.
sost. femm. Difficoltà di respirazione e senso di affanno. Può essere causato da COVID-19.
loc. sost. masch. plur. Programmi e atti di progettazione finalizzati a mettere in comunicazione le realtà del territorio all’interno di servizi socio-sanitari a disposizione della cittadinanza. Rientrano tra i dispositivi di integrazione l’attuale PSSIR, punto di riferimento imprescindibile per gli altri livelli di programmazione.
sost. masch. Dispositivo medico, qualsiasi strumento, apparecchio, impianto, oppure qualsiasi sostanza o prodotto (che non è però propriamente un farmaco) utilizzato in medicina per finalità terapeutiche o diagnostiche.
loc. sost. masch. L’obbligo di mantenere una certa distanza interpersonale negli incontri sociali per ridurre il rischio di contagio.
verbo trans. Mettere qualcuno o qualcosa a distanza di sicurezza per evitare eventuali contagi.
loc. sost. masch. plur. Insieme di condizioni, ognuna diversa dall’altra, accomunate da disturbi del neurosviluppo. Tali disturbi compromettono principalmente il linguaggio e la comunicazione, ma anche l’interazione sociale.
sost. masch. 1. Malessere 2. Irregolarità, anomalia nella funzione organica o neurologica.
Il disturbo bipolare è un disturbo dell’umore caratterizzato da alternanza di episodi maniacali o ipomaniacali e di episodi depressivi.
loc. sost. masch. Disturbo che porta l’individuo che ne soffre ad alternare periodi in cui mangia eccessivamente a periodi di digiuno (in inglese è detto binge-eating disorder).
Con disturbo di personalità si fa rifermento ad una condizione psicologica caratterizzata da modi di pensare e reagire agli eventi, persistenti e rigidi, che si discostano marcatamente dalle aspettative della cultura di appartenenza.
Il disturbo di personalità borderline (BPD) è un disturbo psicologico caratterizzato da instabilità pervasiva nelle relazioni interpersonali, nell’immagine di sé e nelle emozioni, insieme a una marcata impulsività. Le persone con BPD spesso sperimentano cambiamenti improvvisi e intensi dell’umore, hanno una paura profonda di essere abbandonate e possono manifestare comportamenti autolesionistici o suicidari.
loc. sost. femm. Divario sociale tra uomini e donne che investe diversi settori, tra i quali anche quello sanitario.
acronimo usato come sost. femm. di [Associazione Nazionale] Di(pendenze) Te(cnologiche), [Gap e Cyberbullismo]. Organizzazione di volontariato per la sensibilizzazione, la prevenzione e il trattamento delle dipendenze tecnologiche, del gioco d’azzardo patologico e di alcuni fenomeni correlati, come ad esempio il ciberbullismo.
sost. masch. Differenza, spesso notevole, tra individui a seconda di diversi fattori. In sanità si parla di d. di genere (la differenza tra uomini e donne), generazionale (legata all’età), territoriale (legata alla zona in cui si vive).
acronimo usato come loc. sost. masch. di D(isturbo) O(ssessivo) C(ompulsivo). Disturbo che costringe l’individuo a compiere atti rituali e ripetitivi.
sost. femm. Condizione per cui alcune prestazioni sanitarie o assistenziali vengono erogate presso il domicilio del paziente.
sost. femm. Disciplina che applica sistemi informatici e tecnologici agli impianti domestici, o in questo caso, sanitari.
loc. sost. masch. Nome del testo di legge n.112 entrato in vigore il 25 giugno 2016 che tutela i diritti dei disabili gravi rimasti senza genitori o supporto familiare.
acronimo usato come sost. masch. plur. di D(ispositivi) di P(rotezione) I(ndividuale). Insieme di protezioni adottate per proteggersi dal contagio, es. mascherine, guanti, camici ecc.
acronimo usato come loc. sost. masch. di D(isturbo) P(ostraumatico) da S(tress). Disturbo psichico che si presenta in individui che hanno vissuto esperienze traumatiche.
loc. sost. in it. masch. In ambito medico, indica la struttura presso la quale si effettuano tamponi per il COVID-19 a soggetti che vi si recano obbligatoriamente con una vettura, dalla quale non sono tenuti a scendere.
sost. in it. masch. Obiettivo strategico che viene prefissato all’interno di un progetto.
sost. in it. masch. Insieme di goccioline di saliva emesse dalla bocca quando si parla, si starnutisce o si tossisce, la cui grandezza può essere di 5 o più micron, responsabili della trasmissione di agenti patogeni come i virus. Per estensione indica anche la distanza di sicurezza interpersonale (stimata 1,8 metri circa) da mantenere affinché le goccioline di saliva non arrivino alle persone circostanti.
sost. in it. masch. 1. Interruzione improvvisa della terapia medica da parte del paziente 2. Assenza non preventivamente comunicata del paziente all’appuntamento per la prestazione medica stabilita.
acronimo usato come sost. masch. di D(ay) S(ervice) A(mbulatoriale). Modalità di intervento specialistico ambulatoriale programmabile che facilita la deospedalizzazione.
acronimo usato come loc. sost. masch. o loc. agg. di D(isturbo) S(pecifico) di A(pprendimento). Disturbi dello sviluppo neurologico che possono compromettere diverse capacità, come la lettura e la scrittura manuale.
acronimo usato in it. come sost. masch. di D(iagnostic) and S(tatistical) M(anual) of mental disorders. Conosciuto anche come il Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali, è uno dei sistemi di classificazione delle malattie mentali o psicopatologiche più utilizzato.