A

agg. e sost. masch. (femm. anosmica) Che, chi ha perso l’olfatto a causa dell’anosmia.
acronimo usato come sost. femm. dall’Associazione Nazionale dei Manager del Sociale e del Socio-sanitario, organizzazione che si occupa dell’aspetto manageriale all’interno dei servizi socio-sanitari e assistenziali rivolti alla persona.
sost. masch. Sostanza chimica che serve a curare un’infezione batterica in corso.
sost. masch. Molecola riconosciuta dal sistema immunitario come estranea e quindi pericolosa.

AOU

acronimo usato come sost. femm. di A(zienda) O(spedaliera) U(niversitaria). Particolare struttura ospedaliera pubblica che svolge una funzione non solo di assistenza sanitaria e di ricovero, ma anche di didattica universitaria.
loc. sost. femm. Disturbo del sonno che consiste nell’interruzione ciclica del respiro per almeno 10 secondi.
loc. sost. masch. Modello sanitario che considera la salute umana, quella animale e quella ambientale come un unico insieme. Il termine “One-Health” in italiano può essere tradotto con “una sola salute”, “un’unica salute”.
loc. sost. masch. Metodo utilizzato per la gestione del rischio che prende in considerazione tutte le componenti dell’organizzazione sanitaria.
sost. femm. Corrispondenza tra intervento sanitario e bisogno del singolo paziente o della collettività, caratterizzata da modalità e tempistiche adeguate e da un bilancio positivo tra benefici, rischi e costi.
agg. Detto di intervento sanitario adeguato al bisogno del paziente o della collettività.
acronimo usato come sost. femm. di A(ssociazione) R(icreativa) e C(ulturale) I(taliana), anche aggettivo riferito a circolo. Associazione culturale e di promozione sociale che si batte per diritti fondamentali, quali la pace, la libertà, l’uguaglianza ecc.
loc. sost. femm. Ambito di attuazione della programmazione strategica regionale nel quale sono integrate le programmazioni dell'AUSL e dell’AOU.
loc. sost. femm. pl. Zone territoriali della Regione Toscana individuate dall’ ARS composte dalla parte di popolazione più anziana e quindi più fragile. In queste zone l’indice di vecchiaia è il doppio rispetto alla media regionale e la speranza di vita è più bassa, specialmente negli uomini.
sost. femm. Trattamento attraverso l’uso di essenze vegetali.
agg. Che riguarda il trattamento dell’aromaterapia.
sost. masch. e femm. Chi esegue l’aromaterapia.

ARS

acronimo usato come sost. femm. di A(genzia) R(egionale) di S(anità). Ente tecnico della Regione Toscana che offre attività di consulenza e di ricerca alle organizzazioni e alle istituzioni che operano nel sistema socio-sanitario.

ASA

acronimo usato come sost. masch. di A(usiliario) S(ocio) A(ssistenziale) (femm. A(usiliaria) S(ocia) A(ssistenziale)). Figura professionale che fornisce assistenza a persone fragili durante la loro quotidianità.
loc. sost. masch. Pratica che consiste nell’ascoltare con molta attenzione i propri interlocutori (nel caso della sanità i pazienti) per instaurare con loro un rapporto di comprensione più profondo.
agg. usato come sost. masch. (femm. asintomatica) Individuo portatore di una malattia di cui non manifesta alcun sintomo.
loc. sost. femm. Disturbo dello sviluppo neuropsichico. Rientra tra i disturbi dello spettro autistico.
agg. e sost. Che, chi è affetto dalla sindrome di Asperger (di cui aspie si può considerare accorciamento)
loc. sost. masch. Sussidio economico mensile destinato ai familiari o a chi si occupa di assistere persone non autosufficienti nel proprio domicilio.
sost. masch. Raggruppamento di persone in quantità superiore alle norme prestabilite, che in situazione di pandemia favorisce il contagio.
verbo intrans. rifl. Affollarsi.
in it. sost. femm. Valutazione. In sanità si parla di Health Technology Assessment e di Risk assessment.
loc. sost. masch. o femm. Figura professionale che si occupa di fornire supporto e assistenza a singoli individui, famiglie o comunità che si trovano in difficoltà.
loc. sost. femm. Servizio di cura e assistenza dedicato a individui non autosufficienti che si svolge presso la loro abitazione. A seconda della condizione socio-sanitaria dell’assistito, si distinguono due tipi di assistenza: l’ADP e l’ADI.
loc. sost. femm. Servizio del SSN di assistenza ambulatoriale o domiciliare per gestire patologie acute e croniche. Rientrano nell’assistenza anche interventi di promozione e tutela della salute.
loc. sost. femm. Attività, che può essere svolta da istituti, enti privati o pubblici e da singoli cittadini, per aiutare nella vita quotidiana le persone che hanno bisogno di cure.
sost. masch. Pratica, vista negativamente, in cui rientrano tutti i provvedimenti forniti da enti pubblici a persone bisognose d’aiuto, che però non risolve la loro situazione gravando inutilmente sui bilanci.
verbo trans. Prestare assistenza in diverse forme e modalità.
sost. masch. (femm. assistita) Chi beneficia dell’assistenza medica.
agg. e sost. masch. (femm. assistita) Che, chi riceve assistenza.
sost. masch. Manifestazione di una malattia o di un suo sintomo in forma acuta.
loc. sost. masch. Evento caratterizzato da un forte senso di angoscia e irrequietezza che può durare per diversi minuti e causare tachicardia, sudorazione e tremori.
loc. sost. masch. Evento caratterizzato da un improvviso senso di paura e angoscia che può durare per molti minuti. I sintomi possono essere sia fisici che cognitivi, come tachicardia, tremori, sensazione di soffocamento e dolore al petto.
verbo trans. Coinvolgere la cittadinanza a intraprendere un percorso di informazione e sensibilizzazione riguardo a tematiche socio-sanitarie.
loc. sost. masch. (femm. attivatrice di comunità). Figura professionale capace di intraprendere un percorso di sensibilizzazione in materia di salute e benessere della comunità coinvolgendo le persone del territorio.
loc. sost. femm. Operazione di coinvolgimento della cittadinanza perché partecipi a progetti e servizi socio-sanitari presenti sul territorio.
loc. sost. masch. (femm. attrice del sistema sanitario). Chiunque, dal cittadino al medico, partecipi in modo attivo alle scelte all’interno del sistema sanitario.
loc. sost. masch. Metodologia di analisi strutturata e sistematica per migliorare la qualità dei servizi sanitari.
loc. sost. masch. Strumento o attrezzatura che agevola le persone con disabilità.
acronimo usato come sost. femm. di A(zienda) U(nità) S(anitaria) L(ocale), si può trovare anche ASL, acronimo di A(zienda) S(anitaria) L(ocale). Ente pubblico che si occupa di offrire i servizi sanitari in uno specifico territorio.
agg. e sost. masch. (femm. autistica) Che, chi è caratterizzato da un disturbo dello spettro autistico.
sost. masch. Anche detto auto-miglioramento (in inglese self-help). Metodo per migliorare le proprie condizioni fisiche e mentali. Si svolge prettamente tramite gruppi di supporto.
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