P

agg. Detto del periodo prima del concepimento.
sost. femm. Condizione di neonato prematuro.
agg. Detto di neonato che nasce in anticipo rispetto al tempo prestabilito.
sost. femm. Periodo che precede il ricovero del paziente in una struttura sanitaria ospedaliera. In questa fase il paziente accede alla struttura per sottoporsi a esami preliminari che servono ad accertare che il suo stato di salute sia idoneo per l’intervento.
verbo trans. Ordinare un farmaco o una terapia da seguire.
sost. femm. Indicazione medica su come eseguire una terapia o quale farmaco assumere.
sost. masch. Insieme delle strutture e degli strumenti che servono per i servizi medici e socio-sanitari | presidio ospedaliero, struttura che si occupa delle condizioni di salute dei cittadini mediante prestazioni specialistiche di ricovero o di tipo ambulatoriale | presidio medico-chirurgico, strumenti e prodotti usati in medicina e chirurgia fabbricati con l’autorizzazione del ministero della Sanità | presidio terapeutico, farmaco o medicina.
loc. sost. masch. Struttura residenziale fuori dall’ospedale riservata ai pazienti che necessitano temporaneamente di cure intermedie.
sost. femm. Trattamento estetico che prevede la pressione esterna degli arti attraverso un’apposita apparecchiatura per migliorare il sistema circolatorio e linfatico.
loc. sost. femm. Intervento medico (visita, terapia, diagnosi ecc.) che viene svolto in ambulatorio.
loc. sost. femm. Ogni attività, come visite mediche, controlli o esami, che ha come obiettivo la salute del paziente.
verbo trans. Prendere le precauzioni necessarie e adottare stili di vita migliori per evitare l’insorgere di una malattia o di un disturbo.
sost. femm. Insieme delle misure messe in atto per evitare la comparsa di una patologia o per ridurre gli effetti di una malattia già in atto o di determinati fattori di rischio.
sost. masch. Permesso dato a un professionista di eseguire procedure diagnostiche o terapeutiche in uno specifico percorso assistenziale e in una specifica istituzione.
verbo trans. 1. Promuovere, incentivare. intrans. 1. Intervenire tempestivamente in situazioni potenzialmente problematiche per risolverle.
agg. Che è capace di intervenire per tempo in situazioni potenzialmente problematiche, comprese quelle di ambito socio-sanitario.
verbo trans. Partorire.
loc. sost. masch. o femm. Persona che svolge un lavoro in ambito sanitario, come operatori sanitari, medici, infermieri, ecc.
sost. femm. Norme e provvedimenti da adottare per difendersi da determinate malattie.
loc. sost. masch. Insieme di analisi del sangue che servono a individuare la presenza di grassi nell’organismo.
sost. femm. Previsione sul corso della malattia e sul suo esito.
sost. femm. In ambito medico, vicinanza dei servizi socio-sanitari al cittadino.
sost. femm. Dispositivo che sostituisce un arto (o una parte) mancante.
verbo trans. Applicare una protesi.
sost. femm. Scelta e applicazione di una protesi. Si fa spesso riferimento alla p. acustica, cioè l'applicazione di protesi a persone con problemi uditivi.

PRS

acronimo usato come sost. masch. di P(rogramma) R(egionale) di S(viluppo). Strumento orientativo delle politiche regionali per l’intera legislatura che esprime una visione per il futuro della regione e propone un dialogo costruttivo con gli attori del territorio.

PS

sigla di Pronto Soccorso.
sost. masch. e femm. Medico specializzato nella cura dei disturbi e della malattia della mente.
1. Branca della medicina che si occupa di malattie mentali 2. Reparto ospedaliero in cui vengono ricoverate pazienti con malattie mentali.
agg. Che riguarda lo studio o la terapia della psichiatria.
sost. femm. Forma di educazione psicologia che aiuta le persone con un problema psicologico (e i loro familiari) a prendere consapevolezza della situazione e a trovare assistenza e informazioni per fronteggiarla.
sost. femm. Scienza che studia il comportamento e i processi mentali dell’individuo.
agg. Che riguarda la psicologia o in genere il funzionamento della mente.
sost. masch. (femm. psicologa) Studioso specializzato in psicologia.
sost. femm. Disciplina che studia e classifica le malattie mentali.
sost. masch. (femm. psicopatologa) Medico specializzato nello studio e nella classificazione delle malattie della mente.
sost. femm. Percorso terapeutico svolto con un professionista per affrontare, gestire o risolvere un disturbo o un problema psicologico. La p. può essere individuale, di coppia, familiare, di gruppo ecc.
acronimo usato come sost. masch. di P(iano) S(anitario) e S(ociale) I(ntegrato) R(egionale). Atto unico di programmazione regionale che comprende l’assistenza sanitaria, sociale e socio-sanitaria integrata, con il quale la Regione, nell’ambito del PRS, definisce gli obiettivi di politica socio-sanitaria e i criteri per l’organizzazione del servizio sanitario regionale e dei servizi sanitari e sociali integrati.

PUA

acronimo usato come sost. masch. di P(unto) U(nico) di A(ccesso). Sportello di accoglienza per i cittadini, che vengono messi in contatto con i servizi socio-sanitari e socio-assistenziali e indirizzati verso il percorso assistenziale più adatto.
sost. masch. Periodo di tempo che va dal momento del parto fino al ritorno dell’apparato genitale alle sue funzionalità prima della gravidanza. Convenzionalmente tale periodo ha una durata di circa 6 settimane.
sost. femm. Esame per misurare la saturazione di ossigeno nel sangue.

pz

sigla di Paziente.
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