Permettete un’ultima parola? Salute!

Introduzione

La parola salute deriva dal latino salute(m), accusativo singolare di salus ‘salute, salvezza’, a sua volta da salvus ‘salvo’ (Dizionario Etimologico della Lingua Italiana). Data la sua etimologia e la sua lunga presenza nel lessico italiano (si pensi che la prima attestazione di salute risale al 1300 circa), il termine ha assunto col procedere dei secoli diverse accezioni, a volte simili all’area semantica di salvezza (link a Paolo D’Achille – Salvataggio o salvamento?). Abbiamo, dunque, davanti a noi una parola ricca di significati e la cui importanza è andata crescendo di pari passo con la centralità che il concetto stesso di salute ha assunto all’interno della società. In italiano, infatti, il sostantivo femminile salute, secondo il Grande Dizionario Italiano dell’Uso (GRADIT) di Tullio De Mauro (Torino, Utet, 1999), ha ben sei accezioni:

  1. condizione, stato fisico e psichico in cui si trova un organismo: come va la salute?
  2. condizione di benessere, di efficienza fisica e psichica di un organismo derivante dal buon funzionamento di tutti gli organi e apparati: essere in salute
  3. ciò che serve o contribuisce a tenere in buone condizioni il fisico e lo spirito: respirare aria buona è salute
  4. lett. salvezza: la salvezza dell’anima (De Mauro specifica che questa accezione è di basso uso)
  5. lett. beatitudine: vede perfettamente onne salute / chi la mia donna tra le donne vede (Dante)
  6. saluto: dare, inviare, rendere salute ‘salutare’ (De Mauro specifica che questa accezione è obsoleta)

Ma non bisogna scordarsi che salute è anche un’interiezione, il cui senso si avvicina a quello originario di salve, appartenente alla stessa famiglia lessicale. Possiamo riportare, sempre dal GRADIT, i significati di:

  1. espressione generica di augurio pronunciata all’atto di brindare
  2. espressione di augurio rivolta a chi starnutisce
  3. formula di saluto confidenziale: salute ragazzi!
  4. formula usata per esprimere meraviglia, stupore, incredulità, sorpresa, per commentare scherzosamente un fatto che sembra esagerato, eccessivo: ti sei mangiato tutta quella roba? Salute!

Nell’ambito socio-sanitario quando si parla di salute si fa riferimento al valore che il sostantivo assume nelle prime due definizioni sopra riportate, ossia “condizione di benessere, fisico e mentale, di un individuo”. In particolar modo si prende a modello la definizione data dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, organo nato nel 1948 a cui aderiscono 194 nazioni, tra le quali anche l’Italia (a partire dall’11 aprile 1947), ossia “stato di totale benessere fisico, mentale e sociale”. La salute, dunque, non è più considerata una condizione momentanea in cui vi è un’assenza di malattia, ma è vista piuttosto come determinata da un complesso di elementi, quasi un mosaico composto da tessere diverse: il disegno è completo soltanto se tutti i pezzi risultano al loro posto. Così, la salute è diventata un diritto fondamentale che lo Stato ha il compito di garantire a tutti i cittadini. Così si legge all’interno del testo originale, ossia nella Costituzione dell’OMS:

CONSTITUTION OF THE WORLD HEALTH ORGANIZATION

 

The States Parties to this Constitution declare, in conformity with the Charter of the United Nations, that the following principles are basic to the happiness, harmonious relations and security of all peoples:

  1. Health is a state of complete physical, mental and social well-being and not merely the absence of disease or infirmity.

 

Ma, in Italia, si parla di diritto alla salute già all’interno della Costituzione, in particolar modo nell’articolo 32

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Vediamo, ora, più da vicino quali enti o progetti legati all’ambito sanitario toscano e nazionale hanno fatto della salute il loro obiettivo principale, inserendo anche il termine nel proprio nome. A tal fine ci viene in soccorso il nostro glossario (che si chiama, per l’appunto, Parole della Salute), all’interno del quale possiamo cercare tutti le organizzazioni che contengono nel loro nome la parola salute. Riportiamo qui di seguito, in ordine alfabetico, i risultati, con un breve commento.

 

  1. Bottega della Salute

La Bottega della Salute – progetto regionale in collaborazione con ANCI Toscana – è un servizio socio-sanitario presente in particolare nei piccoli comuni delle zone montane o più periferiche (isole o periferie delle grandi città) che mette a disposizione dei cittadini un’ampia gamma di servizi sanitari, sociali e di pubblica utilità. Al suo interno lavorano sia personale qualificato sia giovani del Servizio Civile Regionale adeguatamente formati. Il loro compito è fornire informazioni, orientamento e accompagnamento ai tanti servizi offerti (qui per approfondire).

 

  1. Cantieri della Salute

Si tratta di un percorso partecipativo ideato dalla Regione Toscana e da Federsanità ANCI per potenziare il sistema regionale di partecipazione in sanità insieme a cittadini, operatori ed enti del Terzo Settore, strutturato in sei tappe: 1. Analisi del contesto; 2. Capacitazione dei Comitati; 3. Formazione degli Attivatori di comunità; 4. Progettazione partecipata; 5. Test; 6. Messa a sistema dell’esperienza. All’interno di questo grande cantiere sono stati coinvolti diversi territori della Toscana (nella prima fase: Alta val di Cecina – Valdera; Amiata Senese e Val d’Orcia e Valdichiana Senese; Fiorentina Nord-Ovest; Lunigiana; Valdichiana Aretina; nella seconda fase: Amiata Grossetana – Colline Metallifere – Grossetana; Fiorentina Sud-Est; Livornese; Pisana; Pistoiese; nella terza fase: Alta Valdelsa; Pratese; Valli Etrusche). Sul sito dei Cantieri è possibile leggere i progetti portati avanti in ciascun territorio, che si differenziano in base agli enti e ai cittadini che hanno partecipato e alle esigenze e alle caratteristiche individuate.

 

  1. Casa della Salute

La Casa della Salute è il luogo in cui i cittadini possono usufruire dei servizi socio-sanitari di base offerti dal Sistema Sanitario Regionale. Si tratta di strutture territoriali in cui un gruppo multidisciplinare (medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, infermieri, personale sociale e amministrativo) garantisce la presa in carico della persona che si rivolge alla struttura, la continuità assistenziale ospedale-territorio e l’integrazione tra assistenza sanitaria e sociale. In sostanza, si tratta di un punto di riferimento per il cittadino (qui per ulteriori approfondimenti).

 

  1. Centro di Salute Globale

Ci troviamo sempre in Toscana. Si tratta di una struttura regionale che afferisce all’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer e si occupa sostanzialmente di coordinare le iniziative di cooperazione sanitaria internazionale e di tutela della salute dei migranti (qui per approfondire).

 

  1. Ministero della Salute

Al fine di garantire la salute come diritto fondamentale dell’individuo in Italia il 13 marzo del 1958 venne istituito il Ministero della Sanità (governo Zoli), di cui ministro fu Vincenzo Monaldi (dal 4 agosto 1958 al 14 febbraio 1959 nel governo Fanfani). Il Ministero fu così definitivamente separato dal Ministero dell’Interno e gli vennero assegnate le funzioni che prima spettavano all’Alto commissario per l’igiene e la sanità. Dopo alterne vicende, con la legge n. 317 del 3 agosto 2001 si ebbe il cambio di denominazione da Ministero della Sanità a Ministero della Salute, che si lega al nuovo concetto di salute che abbiamo sopra illustrato.

Oggi il Ministero della Salute (attualmente sotto la direzione del Ministro Orazio Schillaci) è la struttura cardine del Sistema Sanitario Nazionale. Esercita diverse funzioni in materia di tutela della salute e si coordina con le Regioni, con l’Organizzazione mondiale della sanità e con l’Agenzia europea per i medicinali. A livello organizzativo il Ministero si divide in dodici Direzioni (per es. Direzione generale della prevenzione sanitaria; Direzione generale della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica), comprende un Consiglio superiore di sanità e altri organi collegiali, un Segretariato generale e un’Unità di missione per l’attuazione degli interventi del PNRR. Dal Ministero della Salute dipendono i Nas, i carabinieri per la tutela della salute, e sono sotto la supervisione importanti enti quali l’Istituto Superiore di Sanità, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, l’Agenzia italiana del farmaco, la Croce Rossa Italiana e altri ancora.

 

  1. Società della Salute

La società della Salute è un’organizzazione pubblica senza scopo di lucro costituita per adesione volontaria dei Comuni di una stessa zona-distretto e delle Aziende Sanitarie Locali, che svolge attività socio-sanitarie sul territorio (dalla promozione di corretti stili di vita a interventi a favore di chi non è autosufficiente o di persone con disabilità). In Toscana ne sono state istituite varie nel 2008 e attualmente se ne contano sedici in tutta la regione. In queste organizzazioni lavorano fianco a fianco professionisti e operatori sanitari e sociali del terzo settore e del volontariato (qui per approfondire).

 

Conclusione

Da questa breve carrellata emerge come il termine salute e il suo significato di ‘benessere fisico e psichico’ siano al centro delle politiche sociali e sanitarie. Nel tempo il concetto ha assunto una posizione centrale nel nostro Paese, che attraverso un sistema sanitario nazionale, coordinato con quello regionale, garantisce a tutti i cittadini, senza esclusioni, questo diritto fondamentale.

È stato, dunque, importante per noi concludere la collaborazione tra Regione Toscana, Federsanità ANCI Toscana e Accademia della Crusca (e quindi anche questo appuntamento mensile) con una parola che potesse racchiudere il significato generale del partenariato che ci ha visto per due anni lavorare a stretto contatto. L’obiettivo di questa bella collaborazione era quello di poter diffondere tematiche in materia di salute a tutta la cittadinanza, fornendo uno strumento, il glossario Le Parole della Salute, utile per un primo orientamento nel mondo specialistico della sanità. Nella speranza di esserci, almeno in parte, riusciti, cogliamo l’occasione per annunciare con gioia il traguardo dei 1.000 termini registrati nel nostro Glossario. Ci auguriamo che tutte le parole possano essere per i lettori un mezzo utile da consultare nel momento del bisogno. Salute!

Crediti immagine: Roman Kraft

Kevin De Vecchis

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